Escursioni Tra storia e sport!
Da quando ho deciso di intraprendere l’ attività di “Tour Operator”, il libro di questa donna coraggiosa mi ha sempre accompagnato. Karen Blixen una nobile danese estroversa e amante dell’ avventura che lascia la Danimarca dove vive , per innamorarsi di quella che definirà poi “La mia Africa” una terra che raggiungerà nel 1913 fino al 1918 e che segnerà la sua vita ed i suoi amori.
Ciò che si prova a vivere nella terra dei ghiacci per eccellenza può essere paragonabile a quella della contemplazione delle grandi distese africane. Direi che è lo stesso smarrimento,la stessa estasi che ti porta ad essere tutt’ uno con l’ universo. Ciò che Karen Blixen amò profondamente dell’ Africa fu la sua semplicità e il fatto che tutto sommato l’ allegria e il senso dell’ onore degli africani e il loro modo di essere era ben lunga preferibile agli odiosi e razzisti intellettuali inglesi di cui si circondava.
Ciò che io ho amato fin da subito di questa terra è la non contaminazione umana. Un abitante per chilometro quadrato in una superficie paragonabile alla grandezza del Belgio – circondata da foreste la maggior parte senza strade, accessi , dove ancora vivono animali in via d’estinzione. La Red Fox Adventure Holidays è stata da subito una sfida. L’attività che ho creato non è un agenzia di viaggio che offre piu’ destinazioni ma appunto un Tour Operator specializzato in una determinata area, quella in cui vivo, ovvero al 62esimo parallelo sotto al Circolo Polare, al confine tra la Svezia e la Norvegia.
In un mondo dove non ci si accontenta piu’ , dove si è abituati a vacanze brevi e incasellate in multi-attività non avrei mai pensato che potesse funzionare. Innanzitutto un territorio fuori dalle mete turistiche e con poche informazioni in lingua inglese. Un tipo di turismo prevalentemente locale e specifico per popolazioni nordiche incentrato su attività outdoor come lo sci di fondo e la motoslitta. Riempire di contenuti, come nel caso di un sito, quando non si riesce ad attingere ad informazioni immediate è stato il primo scoglio. Da qui l’ urgenza di uno studio del territorio approfondito , evidenziare quelle peculiarità che avrebbero potuto interessare un pubblico diverso da quello locale e sopratutto intraprendere contatti non solo qui in Svezia ma con la vicina Norvegia vedere cosa poteva offrire per organizzare vacanze davvero speciali.
E ancora, contattare le comunità indigene locali, studiare la loro storia, la loro cultura, cercare di capire e di entrare nelle loro visione delle cose. Altra sfida non da poco, il territorio con le mappe e fisicamente percorrere chilometri con gli sci , cimentarsi in sport e stili di vita che non avrei mai potuto immaginare riuscissi a portare a termine o finanche provarci. In tutto questo anche l’ incontro con “il freddo” ha avuto la sua parte determinante. Le temperature costantemente sotto lo zero diventano, per chi ha la possibilità di viverci e di sperimentare un esistenza fuori dagli standard, un banco di prova, una caratteristica essenziale per misurarsi con qualcosa di primordiale e ancestrale.